Non c’è tempo da perdere!!!! 

Se vuoi vivere ogni giorno in salute e con una grande energia hai bisogno di tempo! Hai bisogno di imparare a ritrovare il tuo tempo grazie al sonno polifasico!

Tempo per fare attività fisica, tempo per meditare, tempo per mangiare con calma, tempo per fare la spesa e cucinare le pietanze migliori, tempo per leggere e per i tuoi hobby. 

Il tempo di ciascuno è tuttavia una risorsa finita ed è quindi fondamentale utilizzarlo al meglio. 

Uno dei problemi che dobbiamo affrontare per vivere quotidianamente in salute è proprio trovare il tempo da dedicare a noi stessi!

Uno strumento efficace che ti permette di liberare del tempo nella tua  giornata da dedicare a te stesso è il sonno polifasico. 

Ti interessa scoprire  di cosa si tratta e come lo puoi utilizzare? E se già lo conosci ti piacerebbe comprenderne meglio i segreti? 

Continua a leggere e ti insegnerò  come e perché funziona il sonno polifasico e come metterlo in pratica. Stai per imparare a ritrovare il tuo tempo grazie al sonno polifasico!

il sonno monofasico

Ti sei mai chiesto come facevano a svegliarsi gli uomini primitivi prima che inventassero sveglie ed orologi? E sai chi ha deciso che durante una giornata di 24 ore si debba lavorare 8 ore, avere 8 ore per le nostre attività personali e le ultime otto ore di sonno?

Mio nonno aveva un motto. “8 ore dorme un corpo, 9 ore dorme un porco”… Perché non 6 o 9 ore? Farebbe rima lo stesso!

Mio nonno, come molte persone aveva una mentalità frutto dell’epoca industriale, in cui la vita delle persone doveva essere programmata e scandita in fasi di 8 ore. 

Questo per potersi adattare al meglio alla programmazione dell’attività produttiva delle fabbriche dove si lavorava a turni di 8 ore. 

Ma allora, prima dell’era industriale, quante ore venivano normalmente dedicate al sonno e al riposo? E qual’è il modo corretto e naturale di utilizzare il riposo ed il sonno per una migliore qualità della nostra vita?

Continuate a leggere per avere le risposte a tutte queste domande!

I cilci del sonno

Doctor arranging neurology scanning headset for tests on a female patient. Scanning machine

Per comprendere bene l’importanza del sonno e come gestire questa fondamentale risorsa ci sono alcune cose che devi sapere: prima tra tutte, cosa accade mentre stai dormendo.

Durante il sonno la tua coscienza sembra assopirsi, ti addormenti e non controlli più volontariamente le attività del tuo corpo, tuttavia non sei morto e il tuo corpo continua a svolgere importantissime funzioni vitali. 

Qualcuno potrebbe credere che sia solo la nostra mente, l’attività del nostro cervello, a sospendersi, ma questa è un’altra grande illusione. 

La verità è che durante il sonno o il riposo il nostro organismo, e gran parte del nostro cervello, sono attivi e svolgono importantissime funzioni di riparazione, ripristino e crescita. 

Il sonno è stato per anni studiato ed è tuttora oggetto di ricerca perché racchiude in se alcuni misteri come l’attività dei sogni. 

Dagli studi fatti attraverso la polisonnografia, cioè la misurazione delle attività del corpo durante il sonno (elettroencefalogramma, eletrrocardiogramma, elettromiografia, temperatura, pressione, frequenza cardiaca, ecc) è emerso che il sonno è un’attività ciclica della durata media di circa 90 minuti. 

Proprio dall’analisi dell’elettroencefalogramma si è evidenziato che durante l’addormentamento le frequenze delle onde del sistema nervoso si modificano abbassandosi sempre di più per poi tornare a risalire quasi allo stato di veglia, e proprio in questa fase avviene l’attività onirica, ossia il sogno.

Il tutto secondo un semplicissimo schema ripetitivo

Questa sequenza di eventi dura mediamente circa 90 minuti e poi si ripete sistematicamente, ogni fase ha la sua funzione. La più importante sembra però essere proprio la fase del sogno chiamata fase REM. (Rapid Eyes Mouvement perchè caratterizzata da un rapido movimento degli occhi da destra a sinistra sotto le palpebre chiuse). 

In questa fase il nostro Sistema Nervoso Centrale sembra entrare in pieno recupero e riparazione. La memoria a breve termine che racchiude tutte le informazioni raccolte durante la giornata, si scarica nel sistema di memoria a lungo termine. 

Quindi, che te ne accorga o meno, sappi che durante la notte, ci sono dei momenti in cui sogni e questi momenti sono fondamentali per tutto il tuo organismo. 

Questo ciclo di 90 minuti che termina con la fase REM si ripete più volte durante il sonno. Per sentirti riposato al risveglio è importante che ti desti alla fine di un ciclo, dopo la fase REM, prima di rientrare nel pieno del ciclo successivo. 

L’ideale quindi sarebbe dormire a cicli di 90 minuti che possono essere messi anche in sequenza uno dopo l’altro, dormendo così più ore di seguito. 

Il sonno naturale della maggior parte dei mammiferi del pianeta (incluso l’essere umano) è un sonno polifasico. Un mammifero non dorme per 8 ore di fila una sola volta al giorno bensì dorme in più fasi con cicli di multipli di 90 minuti. 

La cosa bella è che anche il sonno, come tutte le attività che svolgiamo è modulabile ed allenabile.

E nel prossimo articolo vedremo alcuni dei metodi di allenamento al sonno polifasico più diffusi nella storia. Partendo dal metodo Siesta, per poi passare al metodo Everymann, ed in fine il metodo Ubermann, il più ostico e difficile ma che ti può regalare grandi opportunità.

Misura la qualità del tuo sonno

Se vuoi misurare la qualità del tuo sonno per avere un’indicazione su come oggi possa incidere sul tuo stato di salute allora segui il link che ti lascio qui: https://www.paolobruniera.it/risorse-utili/
oppure vai nel menù in alto a destra su questa pagina e clicca su “risorse utili”

Fatto?

Se il punteggio che hai ottenuto non è soddisfacente o è appena sufficiente, oppure se vuoi comunque migliorare la qualità del tuo sonno continua a seguirmi. Sto per presentati gli elementi fondamentali che ti garantiranno di migliorare sensibilmente la qualità del tuo sonno superando anche dei problemi di insonnia.

Insonnia funzionale

Frustrated young woman annoyed by her husband snoring loudly in bed, can not sleep and touching her head in despair.

Le problematiche legate al sonno nella nostra epoca storica e nel nostro modello sociale sono diffusissime. Infatti il mercato della vendita di sonniferi è molto florido in tutto il mondo industrializzato e fra poco ti sarà facile comprendere il perché.

Tuttavia gran parte dei disturbi del sonno non sono dovuti a delle vere malattie ma sono problemi funzionali. 

Questo significa che la maggior parte dei problemi di insonnia non sono stati permanenti di patologia. Sono, in realtà, delle risposte fisiologiche del corpo a degli ordini che noi gli forniamo più o meno consapevolmente. 

Ancora una volta sono i nostri modelli comportamentali a generare i nostri problemi. Sono le nostre abitudini, che per la maggior parte abbiamo acquisito inconsapevolmente, che producono i disturbi del sonno che comunemente chiamiamo insonnia e la mantengono nel tempo. 

Si, perché il nostro sonno è programmabile!

Ti è mai capitato di puntare la sveglia presto per il mattino successivo, la sera prima di partire per le vacanze o prima di un evento particolarmente importante o eccitane per te? E di svegliarti cinque minuti prima che questa suoni? 

Se ti è già capitato hai avuto un’esperienza di autoprogrammazione del sonno. 

Sappi che ognuno di noi ha un orologio biologico interno che si ritara ogni giorno grazie agli stimoli ambientali tra cui il più importante, oltre ai suoni e alla temperatura, è la luce. 

Quindi l’esposizione quotidiana dei nostri organi di senso alla luce, ai suoni e alla variazione di temperatura, ritara quotidianamente il nostro orologio biologico interno. Così possiamo utilizzarlo come una sorta di sveglia chiedendogli di svegliarci ad una certa ora del mattino, se sappiamo come farlo. 

Il segreto è la spinta emotiva. Questa è la molla che regola in nostro sonno. Tanto più dobbiamo fare qualcosa di importante, o che noi viviamo emozionalmente come urgente, tanto più sarà facile che ci svegliamo presto all’ora desiderata anche senza utilizzare la sveglia. Questo accade perché il nostro sistema sa esattamente che ore sono. 

Riprogrammare il sonno

Fino a qui tutto bene, non c’è nulla di svantaggioso in questo meccanismo. Infatti ci permette di svegliarci autonomamente all’ora prevista per fare qualcosa di veramente importante per noi. 

Tuttavia dobbiamo far attenzione a come involontariamente programmiamo il sistema! 

Se il programma che inseriamo nella nostra mente, prima di andare a dormire, è “domani ho un grave problema da risolvere in ufficio o con la banca e vorrei avere più tempo a disposizione per risolverlo”, il nostro cervello farà in modo di svegliarci non appena sarà possibile dopo uno o due cicli che mi consentono di aver fatto il minimo riposo per recuperare le energie. 

Quindi mi risveglierò dopo 3 ore con il cervello bello pimpante per risolvere il problema che tuttavia non può essere risolto alle due del mattino. Pertanto continuerò a pensare rigirandomi nel letto fino alle cinque quando avrò riaccumulato, dopo tre ore di attività frenetica cerebrale, la necessaria stanchezza per riaddormentarmi. 

Al mattino seguente mi sveglierò alle sei con la sveglia prima di aver concluso un ciclo di sonno completo. Sarò quindi molto stanco e avrò difficoltà a mantenere gli occhi aperti e a riattivarmi. 

Se ripeto questa sequenza per più notti di fila insegno al mio corpo ad apprendere questa routine. Così lui si allenerà a farlo come abitudine automatica anche quando non ce ne sarà più bisogno. 

Questo processo che ho appena descritto è il modo in cui si creano molte forme di quella che definisco “insonnia funzionale”. Nell’insonnia funzionale il sistema del sonno/riposo funziona perfettamente, semplicemente viene utilizzato male inconsapevolmente.

In questi casi è importante mettere in atto tutti i comportanti necessari per modificare gli schemi disfunzionali acquisiti. Dovrai abbandonare le vecchie malsane abitudini sostituendole con nuovi e funzionali modelli di comportamento, imparando a farlo ogni qualvolta ne avrai bisogno. 

Continua a leggermi e nel prossimo articolo ti illustrerò 3 modelli di sonno polifonico e  gli strumenti che per riprogrammare il tuo sistema del sonno.

Spero che questo articolo ti sia stato utile, se non l’hai ancora fatto vai sul menù principale alla sezione “risorse utili” e compila il test per valutare la qualità del tuo sonno.

Se non hai voglia di leggere clicca qui ed ascolta la versione podcast:
“Una Mela al Giorno”

Non mi resta che augurarti una strepitosa giornata e, per questa notte dei sogni d’oro! Salute a te!