Curare la gastrite ed il reflusso in modo naturale è possibile!

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Hai mai sofferto di reflusso gastrico o di acidità di stomaco? Hai mai provato i dolori di una forte gastrite? Ecco cosa puoi fare per ridurre immediatamente questi fastidiosi sintomi!

Seguimi in questo articolo e ti spiegherò cosa accade dentro al tuo stomaco. Come funziona, perché può ammalarsi e soprattutto cosa fare per curarlo e mantenerlo in salute!

L’esofago

Nell’articolo precedente ti ho spiegato cosa accade nella primissima fase della digestione, proprio dentro alla bocca. Ora vediamo insieme cosa accade al boccone o bolo una volta che viene deglutito!

Come ti ho già detto, il cibo triturato e sminuzzato, opportunamente mescolato alla saliva viene inviato alla seconda stazione del nostro processo digestivo. Il bolo inizia la sua discesa dalla bocca all’interno dell’esofago verso lo stomaco grazie alla deglutizione, che è un movimento coordinato di lingua e muscoli della bocca.

L’esofago è un lungo tubo che attraversa il collo ed il torace e unisce la bocca (la prima stazione del processo digestivo) allo stomaco. (la seconda stazione di questo complesso meccanismo di elaborazione del cibo). 

E’ un tubo elastico e quando il cibo entra al suo interno, allargandone la parete, fa partire un’onda di contrazione che trasporta il boccone deglutito giù verso lo stomaco. 

Immagina di vedere un tubetto di dentifricio quasi completamente vuoto, con della pasta dentifricia che è rimasta sul fondo. Per farla uscire dal tappo dovrai schiacciare il tubetto dal fondo fino alla sommità trasportando il dentifricio verso il punto di uscita. 

Qualcosa di simile accade anche nell’esofago grazie ad un meccanismo automatico innescato della deglutizione. In questo caso però non intervengono delle mani dall’esterno ma la spinta viene generata dall’interno, grazie alla contrazione automatica e riflessa della parete muscolare dell’esofago. Quindi, in maniera completamente automatica, il cibo deglutito viene trasportato dalla bocca fino alla porta d’ingresso dello stomaco. Ora il boccone o bolo, si trova al passaggio tra zona toracica e cavità addominale. Proprio dove si trova il diaframma, il muscolo della respirazione. 

Il Cardias

Qui incontra uno sbarramento, un punto di separazione, una valvola che regola il passaggio. 

Questa valvola ha un nome particolare, si chiama Cardias, ed è fatta di tessuto muscolare. Quindi un muscolo involontario (quello della parete dell’esofago) ha trasportato il boccone fino a qui ed ora, sempre un muscolo involontario, lo blocca. 

L’apertura e la chiusura del Cardias è regolata da meccanismi automatici e riflessi. Quando la pressione al di sopra del Cardias aumenta per l’arrivo di un nuovo boccone, il Cardias cede e si rilassa. Ora la porta per l’ingresso nello stomaco è aperta ed il cibo può passare a questa seconda fase di lavorazione chimica.

Ti ricordi che nello scorso episodio avevamo paragonato il nostro sistema digerente ad una industria chimica di lavorazione e  trasformazione del cibo da sostanza grezza a nutriente asimmilibile dal nostro organismo? Bene, proprio qui nello stomaco avviene il secondo importante passaggio di questo processo. 

Lo stomaco a volte viene definito come una cavità virtuale. Significa che è un po’ come la calza che usa la befana per portare i doni, ha una parete elastica che si allarga a seconda di quando cibo ci mettiamo all’interno! Quando è molto pieno ha una forma vagamente simile ad un enorme  fagiolo, ma non è tanto questo che ti interessa sapere quanto cosa accade qui dentro!

Proprio lo stomaco è come una sacca che produce e contiene acido cloridrico in grado di attaccare e disgregare la struttura del cibo che abbiamo appena masticato e deglutito. Qui siamo ancora nello stato di preparazione del cibo, affinché poi possa essere assorbito dal nostro organismo. Infatti a questo livello i processi di assorbimento avvengono solo per alcune sostanze come l’alcol ed il caffè. Ecco perché l’effetto di un caffè o di un bicchiere di vino si fa sentire subito, ancor di più se bevuti a stomaco vuoto!  Proprio perché vengono messi in circolo all’interno del corpo fin da questa seconda stazione, mentre altri cibi hanno bisogno di una lavorazione più lunga e complessa per essere assorbiti. 

I succhi gastrici!

Bene, ora ci troviamo all’interno dello stomaco che, come una betoniera, grazie a dei movimenti provocati dalla contrazione involontaria della propria parete muscolare, rimescola il bolo con i succhi gastrici tra cui l’acido cloridrico che serve per attaccare e smontare le complesse strutture proteiche del cibo!

Ma aspetta un momento!?! Se l’acido cloridrico scioglie le proteine e il nostro corpo è fatto di proteine dovremmo “autodigerirci”, non c’è il rischio di sciogliere le nostre stesse strutture proteiche???

Fortunatamente la natura ci ha pensato è ha rivestito il nostro stomaco di uno strato di cellule particolari che resistono all’acido cloridrico, beh almeno per un po! Infatti affinché il tuo stomaco sia sano le cellule che lo rivestono vanno ricambiate periodicamente proprio per proteggere lo stomaco stesso da un processo di autodigestione.  

Tuttavia in alcuni casi, quando c’è un eccesso di produzione di acido o quando il ritmo di sostituzione e rinnovo delle cellule di protezione della parete interna dello stomaco si rallenta eccessivamente, si possono creare dei problemi. In alcuni punti la protezione della parete gastrica può cedere e proprio lì l’acido cloridrico inizia a digerire la parete stessa dello stomaco creando un vero e proprio buco che in termini medici viene definito ulcera gastrica!.

Stress e protezione dello stomaco

Quindi hai capito quanto sia importante mantenere in salute e sempre rinnovato questo strato di cellule di protezione! Devi sapere però, che il processo di rinnovo e riparazione di questo particolare tessuto, si inibisce o rallenta quando viviamo un periodo di forte stress!!!

Infatti il processo di rinnovo e riparazione di questo tessuto è governato del sistema nervoso parasimpatico che entra in azione solo quando siamo tranquilli, a riposo, lontano da situazioni stressanti.

E’ per questo che nella società moderna, in cui la vita è caratterizzata da continui ed eccessivi stati di stress, è così diffusa una patologia come l‘ulcera gastrica!

Prima di arrivare alla perforazione della parete gastrica, il corpo ci da comunque dei segnali con dolore e stati di spasmo o contrazione della parete muscolare dello stomaco che sta soffrendo e cerca di ripararsi grazie ad un processo infiammatorio che in termini medici chiamiamo “gastrite”. 

Credo che ormai anche tu, anche se forse non hai una formazione sanitaria, ormai sai che tutte le parole mediche che finiscono con il suffisso in “ite” indicano un processo infiammatorio. Come la tendinite per un tendine, la polmonite per i polmoni e la gastrite per lo stomaco!!

Quindi una gastrite può essere causata proprio da questo processo che non va assolutamente trascurato. Perché un processo infiammatorio che dura per periodi prolungati può portare non solo alla formazione di un’ulcera gastrica, ma, in alcuni casi, anche alla formazione di qualche forma tumorale.

Il reflusso

Fortunatamente lo stomaco è un ambiente protetto e chiuso proprio dal cardias. Ma anche il cardias è una struttura muscolare e va mantenuta in salute evitando di sottoporla a inutili ed eccessive fatiche.

Come? Ti faccio un esempio!

Ti ricordi che prima ti ho detto che il cardias si apre quando arriva una pressione sufficiente a contrastare la forza delle proprie fibre muscolari o su apposito segnale riflesso? Bene, questo ad esempio accade quando dalla bocca, attraverso l’esofago scende nello stomaco un nuovo boccone. Il cardias si apre ed il cibo entra nello stomaco e subito dopo il cardias si richiude. Fin qui tutto bene! Ma quando e  come allora stressiamo il cardias? Ad esempio quando ingeriamo bocconi di cibo troppo grandi o troppo in fretta  creando un bolo alimentare troppo grande che, per entrare nello stomaco, rischia di stirare eccessivamente le fibre del cardias. Oppure se durante un pasto mangiamo eccessivamente e subito dopo ci mettiamo seduti e insaccati sul divano comprimendo così l’addome e quindi lo stomaco. 

In questa particolare situazione addirittura lo stomaco, pieno di cibo e di acido, compresso meccanicamente dalla posizione del corpo, tenderà a far aprire il cardias creando un reflusso di cibo e acido nell’esofago! 

Questo risulta essere estremamente grave perché l’ambiente al di fuori dello stomaco non è protetto dall’acido cloridrico. Quindi, se questo evento si ripete con una certa frequenza, l’esofago comincia a soffrire e ad irrigidirsi e così anche il cardias si lesiona e perde la propria capacità di chiusura  stagna dello stomaco. 

Questo implica che ogni volta che mangiamo un pò di più o ingeriamo cibi che provocano una maggior produzione di acido cloridrico possiamo soffrire di reflusso, ovvero di una fuoriuscita di acido dallo stomaco verso l’esofago.

Le 10 cose da fare per mantenere in salute il tuo stomaco

Cosa possiamo fare quindi per evitare che accada tutto questo e far si che questo secondo tratto del nostro sistema digestivo funzioni sempre al meglio e rimanga in salute?

Ecco le 10 cose da fare per mantenere in salute il tuo stomaco:

  1. Mangiare piccoli bocconi di cibo
  2. Mangiare più lentamente, aspetta di deglutire il boccone che hai in bocca prima di cominciare ad addentarne un altro. Questo ti consentirà di assaporare meglio il cibo e di digerirlo meglio. lo so che in un mondo frenetico come quello in cui viviamo spesso non c’è nemmeno il tempo di fermarsi per mangiare, ma ne va della tua salute! Se proprio non hai il tempo di fermarti per fare un pasto completo fai piccoli pasti con della frutta già tagliata e pronta
  3. Evita di riempire troppo lo stomaco! Hai capito che la parete dello stomaco è elastica e quindi si può dilatare molto. Quando la parete entra in tensione invia un segnale di sazietà al cervello e la fame svanisce. Tuttavia possiamo continuare a mangiare, per abitudine, per noia, per golosità o per stress eccessivo! Evita di trovarti in una situazione in cui senti una forte tensione allo stomaco, un po’ come quando ti sembra di scoppiare!!!
  4. Se eccedi con il cibo abbi l’accortezza di mantenerti in movimento, senza grossi sforzi ovviamente, ma evita di stenderti subito e soprattutto di affossarti su una poltrona o un divano!
  5. Ricordati che anche i liquidi occupano spazio e non sono comprimibili pertanto anche se bevi molto durante i pasti puoi andare incontro a problemi legati alla sovradistensione gastrica.
  6. Evita di esagerare con le bevande gasate, queste liberano una parte dell’anidride carbonica che contengono all’interno dello stomaco gonfiandolo letteralmente! ( un piccolo consiglio a questo proposito, se proprio ti piace la birra prendi quella alla spina, se non c’è non bere direttamente dalla lattina o dalla bottiglia ma versala in un bicchiere così eviterai di ingerire un gran quantitativo di gas).
  7. La parete dello stomaco se allargata molto quotidianamente diventerà molto ampia e quindi richiederà molto più cibo prima di darti un senso di sazietà. Se hai lo stomaco dilatato cerca di ridurre con gradualità il quantitativo di cibo che ingerisci ad ogni pasto, un po’ alla volta riprenderà la sua dimensione normale senza la necessità di sottoporti ad una chirurgia bariatrica.
  8. Evita di produrre inutilmente acido cloridrico! ogni volta che matrici anche una caramella o un cewingumm, dai un segnale allo stomaco che sta per arrivare del cibo e lui si prepara producendo più acido cloridrico, ma se poi il cibo non arriva perché stai masticando un cewingum o solo un caramella ecco che quell’acido attaccherà maggiormente la parete gastrica.
  9. Hai capito ormai perché un ambiente gastrico eccessivamente acido può essere dannoso, se questo è il tuo caso evita il caffè ed il fumo di sigaretta che insieme sono una miscela terrificante per lo stomaco aumentando notevolmente la sua acidità interna!!! (ovviamente anche separati sono dannosi)
  10. Se hai lo stomaco un po’ irritato o tendenzialmente un po’ troppo acido, evita di rimanere a digiuno per lunghi periodi senza un’adeguata preparazione. Questo non significa che devi mangiare in continuazione ma evita di rimanere per 5/6 ore di fila senza mangiare magari un frutto che possa assorbire i succhi gastrici.

Cibi che curano la gastrite

In oltre ci sono dei cibi che possono aiutarti a mitigare l’eccessiva acidità dello stomaco basificando l’ambiente e altri che possono proteggere e aiutare la parete dello stomaco a ripararsi e a guarire dai processi infiammatori come la gastrite!

Come prima cosa troviamo il peperoncino! Si esatto, il peperoncino che tanto sembra bruciare è un fantastico aiuto per i bruciori di stomaco! questo perché il peperoncino contiene delle sostanze basificanti che riequilibrano l’acidità prodotta dai succhi gastrici.

In oltre la curcuma, che contiene la curcumina, un antinfiammatorio naturale può essere utilizzata in cucina per ridurre lo stato irritato della parete gastrica.

La radice di liquirizia facilita la digestione ed è un gastroprotettore

Il finocchio crudo anche in centrifugato riduce l’acidità gastrica

Lo zenzero facilita il processo digestivo, assunto anche come tisana calda dopo il pasto, aiuta il rilassamento della parete gastrica e la sua vascolarizzazione che na iuta il corretto funzionamento

Il succo di aloe vera, protegge e cura la parete gastrica da processi irritativi infiammatori e lesionali.

Olio d’oliva, contiene un potente antinfiammatorio naturale!

Questi sono solo alcuni dei rimedi naturali e più semplici da trovare ed utilizzare, con un costo decisamente accessibile a tutti.

La terza tappa, il duodeno


Bene, ora torniamo al nostro boccone che è stato ulteriormente rimescolato ed elaborato all’interno dello stomaco ed è pronto a passare allo stadio successivo, il terzo passaggio della nostra digestione. Si tratta del duodeno ma di queso ti parlerò nel prossimo episodio martedì prossimo!!!

Spero che anche questo episodio ti sia piaciuto e ti sia stato utile, se non l’hai ancora fatto scarica e ascolta l’episodi o precedente che ti introduce alla prima tappa del processo digestivo. ma soprattutto continua a seguirmi la prossima settimana in cui ti spiegherò cosa accade al nostro boccone a livello del Duodeno!!!